RiskGest16 giugno 2020

Ampia manovra per testare nuovi mezzi di comunicazione

Sdis 73 ha organizzato due giorni di test sui futuri mezzi di comunicazione delle forze di sicurezza interna intesi a facilitare e modernizzare i mezzi di comunicazione tra i dipartimenti

Integrazione della Savoia nel progetto europeo RiskGest (progetto europeo parzialmente finanziato dal programma ALCOTRA che promuove i mezzi di comunicazione e informazione per facilitare la gestione transalpina delle crisi), SDIS 73, e in particolare il gruppo SIC, una fase di approvvigionamento per soddisfare le esigenze.

Al fine di tenere conto delle esigenze specifiche dei partecipanti, vengono organizzati diversi esperimenti su diversi punti del territorio. A gennaio, a Montagnole, sono stati contattati i team SD.

Il 16 e 17 giugno 2020, la SDIS73 ha organizzato test nelle aree montane, non coperte dagli operatori. La scelta cadde sulla valle di Avérole (tra Bessans e Bonneval sur Arc). I materiali utilizzati sono quelli attualmente in uso presso RAID, BRI e GIGN, che dispongono già di un sistema chiamato PCSTORM, che funge da base per la riflessione per RRF.

Il programma, un progetto chiave per la sicurezza interna, è stato presentato in particolare da due alti funzionari, rappresentanti della direzione delle reti radio del futuro programma presso il Ministero degli interni.

Dopo aver presentato i materiali, diverse sequenze di implementazione hanno reso possibile, da un lato, confrontare le funzionalità RRF con quelle offerte da ANTARES e, dall'altro, avere una panoramica delle nuove funzionalità: trasmissione di flussi video (immagini droni, ad esempio) e trasmissione dati SINUS.

Oltre a una forte rappresentanza dei pompieri della SDIS73 e principalmente delle colonne sonore di Maurienne, abbiamo condiviso con trenta dei nostri colleghi fuori dal dipartimento: rappresentanti italiani dei vigili del fuoco della provincia di Torino, responsabili dei servizi radio SDIS della zona sud-orientale, nonché SDIS 06, 13, 84 e la Federazione nazionale dei vigili del fuoco della Francia. Gli industriali erano presenti anche per comprendere meglio le esigenze delle parti interessate.

In questo contesto, il controllore generale Clavaud, DDSIS73, ha dato il benvenuto al prefetto di Savoia, il capo del gruppo di gendarmeria, i capi di ciascuna delle tre entità di soccorso alpino (GMSP, CRS e PGHM).

È quindi in un contesto come quello di Haute Maurienne che sa offrire, che alcuni hanno scoperto il RRF, sia dal punto di vista delle sfide che dell'avanzamento tecnologico che dovrebbero beneficiare tutti gli stakeholder, indipendentemente dal loro servizio pubblico di attaccamento. Questo momento di scambio e sperimentazione ha anche permesso ai rappresentanti del DPRFF di scoprire le particolarità della gestione degli interventi in un territorio magnifico ma con molti vincoli.

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